sintesi
OMBRE
DELLA MENTE di
ROGER PENROSE
Roger Penrose si è laureato in fisica a Cambridge nel 1957 ed attualmente professore di matematica all’università di Oxford. Nel 1965 ha elaborato un importante teorema sui buchi neri e ha lavorato in seguito con Stephen Hawking su alcune teorie di fisica quantistica che lo hanno portato ad un riconoscimento prestigioso nel 1988 ( Wolf Prize ). Con il suo precedente libro, La mente nuova dell’imperatore, Roger Penrose ha tracciato una mappa completa e dettagliata del meraviglioso mondo della fisica moderna e avviato una riflessione seria e originale sulla coscienza umana, definendo da un nuovo punto di vista un territorio già esplorato. Con il libro Ombre della mente, spinge ancora più avanti la sua ricerca nel tentativo di rispondere alle domande fondamentali sulla coscienza e sul significato del pensiero, interrogandosi su quella qualità sottile ma materiale della nostra mente che ci rende veramente umani e cosi profondamente diversi da un computer. E’ un’indagine avvincente, che Penrose si prefigge di condurre per intero nell’ambito della ricerca scientifica, anche se non necessariamente nei termini di quella odierna e della fisica classica, spiega in maniera molto chiara e in modo affascinante le teorie sull’intelligenza artificiale, macchine di Turing, gatti di Schrodinger, e di computer giocatori di scacchi. Tutto questo rende il libro molto interessante e rivoluzionario nel campo della fisica e della filosofia. Per approfondimenti sull’argomento vedere: COMPUTER – INTELLIGENZA ARTIFICIALE Argomenti del libro: 1) La coscienza e il calcolo 2) La questione di Godel 3) Le ragioni a favore della non computabilità nel pensiero matematico 4) La mente ha un posto nella fisica classica? 5) La struttura del mondo quantistico 6) La teoria quantistica e la realtà 7) La teoria quantistica e il cervello 8) Conseguenze
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