sintesi
DIO E LA NUOVA FISICA di Paul Davies
La nuova fisica ha rivoluzionato la scienza: oggi l'indagine spazia dalle particelle infinitesimali che compongono l'atomo fino alle zone estreme del nostro universo. A confronto con questo straordinario progresso, che sembra incrinare convinzioni secolari sulla natura dell'universo e il ruolo riservato all'uomo, Paul Davies ripropone in questo libro una serie di interrogativi da sempre sollevati dalle varie filosofie e religioni, alla ricerca di nuove risposte: come fu creato l'universo? Avrà una fine, e quale? Che cos'è la materia e quali sono le sue origini? Che cos'è la mente? Può sopravvivere alla morte? Che cosa sono tempo e spazio, e in che modo si conciliano con l'idea di Dio? L'ordine dell'universo è frutto del caso o di un progetto preciso?
In questo libro Paul Davies trova risposte soddisfacenti nelle ipotesi della nuova fisica e della cosmologia, che sembrano spiegare l'origine l'origine delle strutture complesse dell'universo senza bisogno di ricorrere all'opera organizzatrice di una divinità. Resta però aperta la questione di un altro ordine che a molti sembra dimostrare l'esistenza di un progetto: quello che si manifesta nelle stesse leggi della fisica, nel fatto cioè che materia ed energia non sprofondano nel caos, ma diano vita a strutture simmetriche di eleganza e coerenza entusiasmanti, davanti alle quali gli scienziati spesso provano un senso di commossa meraviglia, quindi la fisica moderna nonostante importanti scoperte non ha abolito completamente Dio perchè non ha i mezzi per poterlo fare.
Questo libro non tratta di argomenti religiosi, si occupa, piuttosto, di valutare l'impatto esercitato dalla nuova fisica su questioni che un tempo erano esclusivamente di pertinenza della religione. Verso la fine del libro comincia a profilarsi qualche risposta provvisoria fondata sulla concezione che la fisica ha della natura. Paul Davies ritiene che la scienza ci può indicare la strada verso Dio con maggiore sicurezza di quanto non faccia la religione.
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