sintesi
L’ARMONIA MERAVIGLIOSA
di EDWARD O. WILSON
Edward Wilson è nato a Birmingaham, Alabama, nel
1929. Si è laureato in biologia presso la University of Alabama e nel
1955 ha concluso il dottorato in biologia ad Harvard, dove insegna
attualmente. Per la sua attività didattica e scientifica ha ricevuto
numerosi riconoscimenti. Sembra strano come mai non ho preso nessun appunto e fatta alcuna riflessione durante la lettura di questo libro. Il titolo era molto allettante: L’ARMONIA MERAVIGLIOSA – dalla biologia alla religione, la nuova unità della conoscenza. Durante la lettura sentivo una certa repulsione su quello che Wilson voleva esprimere. Intanto la scelta del libro è stata fatta leggendo la presentazione e il titolo, che voleva essere un accostamento tra la cultura scientifica, letteratura umanistica e religione, ma cosi non è stato. Si dilunga molto sull’Illuminismo come periodo della nostra storia dove l’uomo attraverso le scoperte della scienza cambia l’etica, ma non va oltre, per lui tutto può spiegare la scienza e niente altro.Di pensiero fortemente materialistico e riduzionistico, prosegue nella sua analisi sulle civiltà e sul pensiero scientifico dell’uomo, allontanandosi dal tema principale che doveva essere quello di unificare arte, scienza, filosofia e religione, e, sul quale non sono completamente d’accordo per i precedenti libri che ho letto. Pensavo, forse ingenuamente, che questa ARMONIA MERAVIGLIOSA, sfiorasse il mistero della vita, visto in chiave trascendentale con l’aiuto delle ultime scoperte, ma l’ostinazione di Wilson sull’Illuminismo lo porta a contraddire se stesso, perché dopo aver dimostrato alcune delle importanti scoperte nel XX secolo si rifugia nella speranza delle future ricerche quindi arrivare a delle verità assolute solo con il contributo dalla scienza. Il libro non è scorrevole ed è pieno di interrogativi, che lasciano il lettore con altrettanti dubbi. E’ bello sapere che l’uomo dopo l’Oscurantismo Medioevale e attraverso l’Illuminismo ha potuto ridisegnare l’etica e la speranza, sapere cose che altrimenti non si potevano conoscere, ma non si può liquidare tutto con il potere della scienza. Ci sono mille altri interrogativi di cui l’uomo ha bisogno di avere una risposta, e su questo, a Edward Wilson sfugge l’essenziale, l’alone del mistero che è nelle cose semplici, il rapporto con i propri sentimenti. Ho trovato il libro arido. E’ un trattato di materialismo, non va alla ricerca di un metodo di indagine diverso se non in quello prettamente riduzionistico. Per Wilson, la mente, non è altro che un agglomerato di neuroni organizzato per varie funzioni, senza pensare che il cervello è solo la parte fisica, quello che più conta è qualcosa che guida il cervello fisico che possiamo chiamare il nostro io e che ci distingue da ogni essere umano.
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