IL PROFUMO DEL PONENTE

di

Maria Gianna Orengo

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E’  una terra fatta di scoscendimenti e di verticalità,

che si avvertono subito nell’erosione che il cielo compie

sui suoi crinali. E’ una terra frantumata

e franante e tuttavia di una solidità rocciosa incredibile.

Una terra senza riposo, dove l’ombra più cupa

si alterna alla luce più abbagliante…

 

(Francesco Biamonti)

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Il colore verde-argento dell'ulivo abbraccia i tetti dei piccoli borghi, quasi sempre arroccati. Il paesaggio ligure  non è nato per uno strano incantesimo, ma è stato pazientemente costruito dall'uomo che ha dovuto terrazzare i versanti e contenere la terra con i muri a secco per potervi piantare e far crescere gli ulivi.
Gi antichi frantoi ancor oggi, se ci si fa aiutare dal ricordo, emanano l'odore delle olive spremute e nelle campagne restano ancora le antiche mulattiere lastricate di ciottoli e gli agili ponti a schiena d'asino che  " cavalcano "  i torrenti.

Accanto ai villaggi con le case costruite in pietra, che si arrampicano su per i crinali, sorgono chiese, oratori, santuari che, in prevalenza, portano l'impronta di artisti locali.

Un ventaglio di torrenti, nella loro corsa verso il mare, aprono strette valli:

il Merula forma la valle di Testico e Stellanello in provincia di Savona; lo Steria origina una valle con un unico comune: Villa Faraldi; il torrente San Pietro con il rio Varcavello forma le valli di Diano; l'Impero la valle più ampia che si stende fra Oneglia e Porto Maurizio; a ovest di quest'ultimo si aprono le brevi valli del rio Caramagna e del rio Prino e infine del rio San Lorenzo. In passato, poi, si camminava attraverso strette sentieri che mettevano in comunicazione le valli, una ragnatela di vie che aveva i punti nodali nei valichi e che in questa zona prendono il nome di "passi": passo di Vena, passo delle Tavole, passo del Maro, passo di Conio, Colle d'Oggia, passo del Boschetto, passo del Lupo, passo di San Bartolomeo, passo del Ginestro o di Cesio, passo di San Giacomo.

Si può osservare il territorio del ponente ligure con occhi diversi, prendendo spunto dalle sensazioni e dalle descrizioni di scrittori e poeti: Sanremo e Italo Calvino; Imperia e Mario Novaro; Giovanni Ruffini; Bordighera e Claude Monet.  Ancora i contemporanei: Francesco Biamonti, Nico Orengo e Giuseppe Conte.

 

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VIAGGIO FOTOGRAFICO NEL PONENTE LIGURE

di

PIERO CALZONA

Quali elementi sono necessari per avventurasi a riprendere delle immagini? La macchina fotografica? l'obbiettivo? il cavalletto? La pellicola? No! La fotografia ha bisogno di altri elementi, ha bisogno di amore per la natura, ha bisogno di sentimenti puri, ha bisogno di luci,di ombre, di colori, di forme, di profumi, di storia, perchè l'immagine parla, comunica con noi. E quale luogo scegliere se non il "Ponente Ligure", che con le sue caratteristiche straordinarie offre la possibilità di assaporare la sua storia, la bellezza delle sue valli, i suoi stupendi carruggi, le sue strutture uniche, di costruzioni secolari che raccontano la storia di un popolo che ha costruito sapientemente, pietra su pietra, le case, i ponti, le terrazze, che immerse tra gli ulivi fanno da cornice ad un quadro che è stato dipinto con mille colori.

Chi scrive non è ligure, ma è proprio questa la cosa straordinaria, amo questa terra perchè mi ha dato la possibilità di scoprire un mondo che non conoscevo e attraverso la fotografia voglio far conoscere anche agli altri le bellezze di questo luogo. Il mio viaggio fotografico è iniziato tanto tempo fa in un piccolo paesino nell'entroterra di Imperia: "Bellissimi", ho iniziato a fotografare i colori di questa terra: le case, che sembrano dipinte ad acquerello,  i carruggi che con la loro struttura architettonica ti fanno entrare in un mondo d'altri tempi. I fiori e i cespugli con i loro delicati profumi e i loro colori ti portano in una dimensione senza tempo, i ruscelli che con la loro acqua cristallina ti riportano indietro di mille anni, le case costruite in pietra che con la loro struttura raccontano  tutta la storia di una terra che è stata costruita sapientemente con pazienza e sacrifici, i tetti che con la loro delicata conformazione creano dei disegni geometrici unici ed infine  gli ulivi che con la loro maestosità rappresentano l'emblema di questo territorio.

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PONENTE  GRAFIC

 

Elaborazione al computer di alcune immagini.

 

Le caratteristiche di alcuni soggetti come: le casette colorate, il mare, la campagna, i personaggi, i paesaggi, si prestano ad una elaborazione, con dei programmi dedicati come Photoshop, per evidenziare ancora di più le straordinarie peculiarità di una terra dai mille colori.

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APRICALE

 

Il nostro viaggio inizia da Apricale, un bellissimo paesino che sembra essere dipinto in mezzo ad una vegetazione folta e maestosa. Raccolto, al vertice di un poggio, lungo una valle collaterale del Nervia si scorge dalla strada provinciale come un sogno. 

E' stata un'emozione molto forte avventuraci per quei carruggi a riprendere immagini, guardare i murales che danno colore e vita a quelle viuzze di chiara impronta medievale. Ma devi guadagnarti la sua bellezza, devi salire, devi arrancare fino ad arrivare nel cuore del paese: Piazza Vittorio Emanuele II, e qui finalmente capisci che è un paese che ti incanta.

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BADALUCCO

 

Badalucco è un paese compatto, con case alte ininterrotte da stretti e ripidi carruggi, si trova nella Valle Argentina a circa trenta chilometri da Imperia. Le sue vie, le sue case dipinte danno un'aria di festa, di allegria. Badalucco era famosa anche nei tempi andati. Se ne parla già attorno al mille. i ruderi del suo castello rimangono ancora; cosi pure un ponte pittoresco, preceduto da un suggestivo portichetto. La più antica presenza umana sul territorio di Badalucco è documentata nelle sepolture eneolitiche di Tana Bertrand, databili a 3500-4000 anni or sono. E' un paese con una storia dai mille volti e le sue bellezze sono ancora oggi tutte da scoprire. 

   

BAIARDO

In preparazione

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BELLISSIMI

E' da questo piccolo paese vicino Dolcedo che inizia la mia storia fotografica nell'estremo ponente ligure. Le campagne con piante d'ulivi secolari predominano e da qui i primi scatti, le prime foto. Il paese è costruito con case in pietra e i tetti ancora fatti con le "ciappe".In autunno l'odore del mosto ti porta lontano nel tempo, e in primavera il profumo delle ginestre e delle violette ti fa dimenticare la vita frenetica delle grandi città. Salendo per il Monte Faudo si scorgono ancora le funi che servivano per trasportare le "balle di fieno" che  in tempi ormai passati servivano per gli animali,  molte famiglie di Bellissimi migravano sul Monte Faudo per lunghi periodi, per falciare, essiccare e raccogliere. Ma la storia racconta che queste fatiche erano coronate da momenti straordinariamente felici.

   

BORGOMARO

In preparazione

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BUSSANA  VECCHIA

Fino a poco tempo fa Bussana Vecchia era un paesino abbandonato dai suoi abitanti perchè il terremoto del 1887 lo aveva colpito duramente nella parte più alta. In seguito al terremoto, quando stranieri e artisti sono stati attratti dalla suggestione pittorica delle case scoperchiate ed invase dalla vegetazione selvatica oltre che dall'effetto "romantico" e surreale del paese fantasma e in decadenza. Nel 1960 si è stabilita tra i ruderi la

"colonia internazionale degli artisti di Bussana Vecchia",  avviando cosi un recupero dei locali più accessibili senza alterare le caratteristiche del luogo. Oggi si presenta come una meta obbligata per tutte quelle persone che vogliono ritrovare un silenzio irreale e il fascino di stupende botteghe dell'arte che creano delle stimolanti ed intense emozioni.

   

CASTELLARO

In preparazione

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CASTELVITTORIO

In preparazione

   

CERIANA

In preparazione

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CERVO

In preparazione

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CIVEZZA

 

Paese in mezzo agli ulivi e alto sul mare; per arrivarci si passa in una sinfonia di tronchi di rami; l'orizzonte si apre, oltre che sul mare, su altri paesi, come: Bellissimi, Boscomare, Pietrabruna. Civezza è posta linearmente su un poggio soleggiato al centro della valle del San Lorenzo; è un territorio raccolto tra due crinali e il mare, particolarmente fortunato per clima e fertilità. Le sue vie lastricate di mattoni e ciottoli e le sue case colorate con tinte diverse, creano un connubio straordinario. Passeggiando per i carruggi si scorge ancora qualche donna che ricama sull'uscio,  immagini che ti riportano in un'era ormai passata.

   

COSTA  CARNARA

In preparazione

   

DIANO  ARENTINO

In preparazione

   

DIANO  CASTELLO

In preparazione

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DIANO  MARINA

Diano Marina; luogo per eccellenza della vacanza estiva. La cittadina è stata ricostruita dopo il terremoto del 1887, ha conservato il piano urbanistico, allora moderno, con caratteristiche vie parallele all'Aurelia, fiancheggiate da alberi di arancio e da molti edifici dalle tradizionali architetture e colori liguri. Le spiagge maestose fanno però da padrone,

si impongono con forza in una terra dove la cultura marinara e la bellezza del litorale hanno avuto ampio spazio nella storia. Nel nostro viaggio fotografico, difatti, emerge questa caratteristica: gli ombrelloni con la loro simmetria, con i loro colori, creano delle coreografie straordinarie e ti invitano a fermarti per ammirarne la bellezza.

   

DIANO  SAN  PIETRO

In preparazione

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DOLCEACQUA

Dolceacqua, dominata dalle rovine del castello dei Doria ( XV sec.), si dispone lungo le due rive del torrente Nervia, seguendone il corso. Un ponte medievale ad arcata unica mette in comunicazione il quartiere occidentale, denominato Borgo, con il quartiere Terra, nucleo originario di Dolceacqua. Il castello dei Doria, ancora oggi, sebbene in alcune parti ridotto pressochè a rudere, incombe con tutta la sua dirompente mole sull'abitato, creando insieme alle case variopinte e allo specchio d'acqua del torrente Nervia un connubio splendido. Durante la nostra sosta ci siamo addentrati nei carruggi, dove si respira ancora l'aria di un'epoca oramai lontana, ma che ha lasciato una traccia indelebile attraverso un paesaggio che ha ancora il profumo di mistero, di fascino e di nostalgie.

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DOLCEDO

Parallela a quella dell'Impero è, a occidente, la valle del Prino, Dolcedo ne è il centro abitato. La natura e le tipiche costruzioni in pietra di questo affascinante angolo del Ponente ligure sono gli elementi che ti inducono al rilassamento e alla meditazione.

Dolcedo si trova a metà strada fra il mare e le montagne. Ulivi, castagni, querce caratterizzano i pendii scoscesi della valle del Prino ricchi di quei muri a secco frutto del duro lavoro di chi ha saputo con fatica valorizzare questo territorio. Il Ponte Grande e la chiesa di San Tommaso immerse in una folta vegetazione sono gli elementi che emergono con armonia non appena si arriva in questo delizioso paese.

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IMPERIA  PORTO  MAURIZIO

Imperia è nata nel 1923, attraverso l'unificazione dei due comuni di Oneglia e Porto Maurizio, separati dal corso del torrente Impero ( dal quale la città trae il suo nome ).

Il nostro viaggio prosegue e sosta in quel di Porto Maurizio, il nucleo più antico di Imperia. Sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare. E' la parte più pittoresca della città, con le sue case arroccate e straordinariamente colorate, i suoi borghi: Borgo Marina, Borgo Foce, Borgo cappuccini e Prino, il suo mare con colori cangianti e le onde che si infrangono spumeggianti su una stupenda scogliera danno al visitatore la possibilità di cogliere l'essenza del tipico paesaggio ligure. Le immagini proposte sono state fatte in un periodo invernale quando il sole con la sua luce radente esalta la bellezza dei luoghi.

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LECCHIORE

E' un piccolo paesino a circa due Km da Bellissimi, poche case, quasi tutte costruite in pietra e una piccola chiesa che raccoglie nei giorni di festa tutte le persone del luogo, ma la sua notorietà è dovuta ai suoi " laghetti " che si formano dal percorso di un piccolo torrente (affluente del Prino), ai suoi sentieri in mezzo a folti boschi che si inoltrano fino ai piedi del Monte Faudo, e a una piccola chiesetta che si trova sulle sponde del torrente: "la chiesa della Madonna dell'acqua Santa" dove sorge anche "il bosco delle anime". La storia racconta che questo bosco era un lascito alla chiesa. La chiesa teneva pulito questo bosco e il ricavato della vendita della legna veniva utilizzato per le messe dedicate ai defunti, ecco perchè si chiama: Il bosco delle anime. 

   

LUCINASCO

In preparazione

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MONTALTO

 

Sorge maestoso su una collina della Valle Argentina e Carpasina. Lungo una via di notevole frequentazione che, in concomitanza con la valle Argentina, poneva fra loro in comunicazione diversi comprensori montani, si trova l'antica chiesa tardo romanica cimiteriale di San Giorgio. Montalto, con un tessuto urbano bassomedievale eccezionalmente integro, che offre al visitatore sempre nuove suggestioni. Il paese ci lascia ammirare numerosi portali in pietra nera, vecchie botteghe, cantine, ciottolati, opere artistiche di grande valore e soprattutto le vie lastricate di ciottoli e ornate con piante e fiori che rendono questo luogo una piccola perla dell'estremo ponente ligure.

   

MONTEGROSSO  PIANLATTE

In preparazione

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PERINALDO

Il nostro viaggio continua questa volta verso Perinaldo. Per chi risale la valle Crosa Perinaldo si presenta come un grazioso e soleggiato paese, disteso lungo il crinale che chiude la valle, un ambiente romantico che rispecchia la richiesta turistica di questi ultimi decenni. In realtà Perinaldo è nato come borgo fortificato similmente a Baiardo e Castelvittorio, paesi posti in successione lungo la val Nervia, per il controllo e lo sfruttamento agropastorale del territorio. Noi abbiamo percorso la parte vecchia del paese, per immortalare con la macchina fotografica gli angoli più suggestivi costituiti da stretti carruggi e portali meravigliosi. Nella parte più recente è situato l'osservatorio astronomico in onore a Gian Domenico Cassini nato a Perinaldo nel 1625, astronomo di fama mondiale.

   

PIANI  D'INVREA

In preparazione

 

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PIETRABRUNA

In preparazione

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PIGNA

In preparazione

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REALDO

 

La valle Argentina, distesa pressochè perpendicolarmente alla costa per circa 30 Km, è certamente una delle valli più singolari del Ponente ligure per ricchezza di storia e tradizioni che, ancora oggi, si concretizzano nell'importanza e nella qualità dei suoi borghi, disposti secondo l'ottimale esposizione dei versanti a varie quote altimetriche. Salendo da Triora verso Verdeggia, si scorge imponente il paese di Realdo, situato in alto su una rocca. La sua visione appare all'improvviso come un sogno, e in questi casi bisogna fermarsi, per apprezzare con calma e meditazione le opere che la natura e l'uomo hanno realizzato nel tempo. 

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ROCCHETTA  NERVINA

In preparazione

   

SAN  LORENZO  AL  MARE

In preparazione

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SANREMO

Sanremo è la città principale della provincia di Imperia, prima per il numero di abitanti, pur non essendone il capoluogo amministrativo, è rinomata per le sue serre, per il Casinò, per il Festival della canzone, per il porto turistico. Il 25 gennaio 1872 Sanremo, cittadina modesta, si apriva ormai senza più ostacoli al turismo nazionale e internazionale, le caratteristiche di Sanremo sono tante, non si possono elencare tutte, noi nel nostro viaggio fotografico abbiamo preso in considerazione un evento che si ripete ormai da tanti anni: " il campionato mondiale dei fuochi d'artificio ". Abbiamo cercato di riprendere quei giochi di colore che i fuochi d'artificio con la loro evoluzione disegnano nel cielo, creando immagini straordinariamente suggestive. 

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SEBORGA

In preparazione

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S. STEFANO AL MARE

A circa 15 Km da Imperia si trova questo delizioso paesino sul mare. La terra di Santo Stefano produceva vino, olio e agrumi, il mare dava lavoro a pescatori, marinai e commercianti, il borgo poteva offrire un approdo comodo e protetto in cui, nel 1521, ha trovato rifugio anche Papa Adriano VI colto in mare da una burrasca. Per alcuni aspetti la condizione sociale ed economica attuale del borgo non è cambiata dai secoli scorsi, immutato resta il suo carattere marinaro e contadino. Il nostro viaggio ci ha portato a Santo Stefano una sera nell'agosto del 2003, quando si stava svolgendo la festa dei lumini, migliaia di lumini sul mare creavano una visione molto suggestiva, mentre il paese era in festa, adornato con mille luci colorate che si riflettevano nello specchio d'acqua del mare.

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TAGGIA

In preparazione

   

TORRAZZA

In preparazione

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TRIORA

Triora si è sviluppata su un poggio soleggiato alle falde del Monte Saccarello, posizione favorevole all'agricoltura e all'allevamento lungo il percorso degli alpeggi. Una condizione che ha determinato l'evoluzione di molti paesi situati lungo le testate delle valli alpine e che hanno nell'economia pastorale la principale ragione della propria formazione. Triora è un piccolo paese con circa 500 abitanti, ma d'estate diventa meta obbligata per centinaia di persone, soprattutto per le sue tradizioni popolari. Il nostro viaggio fotografico ci ha portato a Triora in occasione della festa delle streghe, una simpatica manifestazione popolare del luogo dove prevale il gioco. Decine di bancarelle,  molte persone vestite da streghe e tanti prodotti alimentari del luogo hanno colorito una giornata indimenticabile. 

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LA  VALLE  DELLE  MERAVIGLIE

In preparazione

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VALLORIA

Da lontano Valloria può sembrare simile a tanti altri paesini dell'entroterra ligure: un piccolo borgo medievale arroccato sulle colline, circondato da ulivi. Anche la sua storia è simile a quella di tanti altri paesini che hanno subito il progressivo abbandono a causa dello spopolamento delle campagne. Durante la nostra sosta però ci siamo accorti che era un paese diverso dagli altri. Addentrandosi nei suggestivi carruggi si vive l'emozione di trovarsi in una grande galleria d'arte a cielo aperto, creata da decine di artisti, sicuramente di grande talento, che nell'arco di poco tempo hanno dipinto le porte antiche del paese, ormai dimenticate, dando un tocco di magia e di poesia. E' stato inevitabile immortalare

quest'armonia di colori che ti porta lontano in una dimensione surreale.

   

VASIA

In preparazione

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VERDEGGIA

Salendo per la valle Argentina, anche in estate l'aria diventa più frizzante, la particolare conformazione del suolo conferisce caratteristiche ambientali molto differenziate: in essa sono compresenti sia aspetti strettamente alpini con pascoli e boschi, che hanno nel Monte Saccarello a quota 2200 m. la vetta più elevata, sia tipicamente marittimi, le cui coltivazioni principali sono la vite e l'ulivo. Con molta nostalgia il nostro viaggio si ferma nell'ultimo paese della valle Argentina, oltre si scorge imponente il Saccarello. Qui ci siamo fermati, per ascoltare il silenzio della natura e guardare il verde intenso dei pascoli che circondano il paese. Le case in pietra e i fiori sul davanzale delle porte fanno da coreografia ad uno dei posti più dolci di questa valle straordinaria.

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VILLA  FARALDI

In preparazione

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