Mi fransi
e, pulviscolo nel vento,
fuggii lontano.
E divenni profumo di nuove primavere
inebriante trombe di farfalle in cerca
Giocai dimentico tra colle
colorate e pigmenti d’arte
danzai ebbro sui pennelli
e, pure, colsi acerbi
bei sorrisi chiari.
Sui turbini di polvere
mi arrotolai gaudente
confondendo i miei pensieri
Pure, inaspettato, giunse
a trascinarmi via
un che di amaro, acre
oscuro e fetido
portai il dolore
e il male dentro.
Ricoprii il grano e lo annerii
bruciai piantine e uccisi uccelli
mi feci coltre
mi feci morte
per il vezzo osceno
di una bomba idiota
Anni e anni attesero
i miei rinnovati passi
Decontaminata aria
Si dischiuse al pianto
finalmente di capriccio
di bambino
e, franto, solo polvere
mi accontentai di essere
…alzata al passo dei miei passi