Lacrime | ||
. | ||
Lacrime come calanchi sulle gote di brulle montagne Felci acacie e tigli Effluvi di tarda primavera scorrono controvento come lacrime controcorrente I miei giardini rigogliosi riflettono verdi negli anfratti ombrosi e irriverenti e oscure le acque vogliose di vita glabre le colline d’alta montagna Strisce di pioggia sabbiosa trasportano orme di lontani predoni e gibbe di cammelli ormai smunte: tutto scivola e resta sugli ombrelli aperti sulla sera E tegole e coppi ed embrici orfani sdentati spezzati mezzo rovesciati saltellano fra radici ostinate di erbe curiose e fuori luogo tappeto tibetano un po’ scolorito e tutto può avere il sapore delle lacrime un po’ salato |
||