Ineziandomi | ||
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Mancanze vuoti recipienti antichi come cassetti tiro fuori dalla credenza tarlata del mio tempo e vado riempiendo come avida don Gesualdo di cocci e frammenti che rubo dalle orme dei miei passi ne faccio piccoli fardelli da tenersi in seno che nascostamente srotolo in penombra e accosto o affastello a seconda della fretta Scorie del mio vivere archivio ed etichetto passando e ripassando sulla strada di luna che fende la mia stanza questa notte non ho tempo per dormire |
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