Grigio verde | ||
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Addormentato su un’angoscia oppiata ho indossato, anche questa notte, i miei occhiali da miope introverse le lenti e ho incontrato nubi nere come pinnacoli vaganti sulle tristi torri di Manchester. Il cupo ragno vespertino ha tessuto , anche per stanotte, le sue maglie più collose. I miei più tristi sorrisi ho lasciato strisciare sui tombini dell’oscura città addormentata e l’interminabile notte lenta involverà, all’infinito, in questo mio sogno di sonnambulo sui muretti gialli di un mattino che, in ciabatte rotte, stenta sempre ad arrivare. Grigio verde il riecheggiare amico del cuculo mesto antico come antico questo lento non passar di tempo. |
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