E forse fra stelle tintinnanti
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E forse fra stelle tintinnanti
scia di rumore silenzioso siderale
grava
del suo peso leggero le mie tristi storie
e i miei tristi sorrisi
fermati da un cancello interiore…
e proiettati all’indietro
da una pellicola in superotto
dal ronzio stampato nelle orecchie
della nostra gioventù

E forse i sorrisi dei miei uomini
come foglie che cadono
intorno al capo piegato
di Alice
stanno bucando lo specchio
mostrando l’altra faccia,
quella opaca e venata
che non detiene spettanza di sguardi

Come velare i forse
attenuando le tinte del dubbio che portano?
Sono stanca di vivere di condizionali
che tracciano come paletti d’acciaio
il confine
tra il mio dentro e il mio dentro